Spiagge libere e stabilimenti balneari: si può impedire l'accesso al mare?
- Avv. Marco Dantone
- 22 lug 2024
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 20 set 2024

Ai sensi dell’art. 822 c.c. tutte le spiagge sono demanio pubblico ed appartengono allo Stato. Ciò significa che non sono alienabili. Pertanto, non esistono spiagge libere e spiagge private, ma spiagge libere e spiagge date in concessione ai privati.
All’interno di queste ultime, il gestore dello stabilimento balneare può chiedere un prezzo per i servizi che offre (lettini, ombrelloni, ecc.).
Tuttavia, non può impedire l'accesso al mare o chiedere un presso a chiunque voglia raggiungere o transitare sulla battigia.
Infatti, “il demanio marittimo è inscindibilmente connesso con il carattere pubblico della sua fruizione collettiva [e] costituisce clausola necessaria del provvedimento concessorio l’obbligo [per i gestori degli stabilimenti] di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine di balneazione” (ord. n. 2543/2015 Cons. di Stato).
(Fonti ed approfondimenti: artt. 822-823 c.c., art. 28 cod. nav., art. 1 comma 251 L. n. 296/2006, ord. n. 2543/2015 Cons. di Stato).
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